Do you remember your first love?
Questo lo slogan scelto dalla Commodore Holdings, società USA che dopo circa trent’anni riporta alla ribalta il mitico Commodore 64 commercializzandolo da pochi giorni direttamente online.
Realmente risulta impossibile non ricordare il Commodore dato che per un’intera generazione (la mia) l’azienda statunitense ha permesso l’ingresso nel mondo Hi-Tech.
Per caricare un gioco era necessario mettere la cassetta, dare load uscire a fare altro e poi, se tutto andava bene, il gioco era caricato.
Indimenticabili le cassette contenute nelle riviste, i Joystic a 1 solo bottone e i primi giochi: International Soccer, One on One, BubbleBobble e PacLand.
Oggi, il “remake” della Commodoreusa.net è un pc con porte standard, comodo e funzionale.
Dimenticatevi la cassettina per caricare i giochi, il Commodore 64 torna e lo fa in maniera potente: Processore Atom Dual Core 2.13 GHz Atom D2700, scheda madre mini-ITX, scheda grafica nVideia GeForce GT 520 adatta ai videogame in 3D, hard disk da 160 GB espandibile fino ad 1 TB e a 4 GB di memoria DDR3 di serie.
Inoltre, affianco ad un lettore di memory card e alle porte Usb, sul lato sinistro dell’unità e presente anche un lettore Dvd, a scelta, Blu-ray.
Il ritorno sul mercato avviene nello stesso periodo in cui scompare Jack Tramiel, fondatore di Commodore scomparso pochi giorni fa all’età di 83 anni.
Jack Tramiel, personaggio importante del panorama informatico, lanciò nel 1982 il primo Commodore 64 seguito dal C128, entrambi surclassati negli anni seguenti dai pc e dai software di casa Windows.
Il nuovo Commodore 64, a differenza del mito che ne aveva una sola, offre 4 configurazioni base con prezzi che vanno da 345 a 995 dollari. I prezzi salgono potenziando a scelta il computer.
Nella versione Terzo Millennio, la spia di alimentazione è divenuta il pulsante di accensione.